FOCUSING

PARLIAMO DI FOCUSING

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" Per Focusing si intende: dedicare del tempo a qualcosa che si avverte fisicamente ma è indistinto (finché non lo si mette a fuoco)".  E. Gendlin
 “Nell’organismo umano esiste, ad ogni instante, un flusso di esperienze alle quali l’individuo può rivolgersi  continuamente come ad un referente, onde scoprire il significato  delle sue esperienze".  
E. Gendlin
“Abbiamo a che fare con un organismo che è sempre motivato, è sempre intento a qualcosa, che cerca sempre qualcosa.
La mia opinione è che c’è, nell’organismo umano, una sorgente centrale di energia e che tale sorgente è in funzione di tutto l’organismo, non solo di una sua parte. Il modo migliore per esprimerla con un concetto è di definirla tendenza al completamento, all’attualizzazione, alla conservazione ed al miglioramento dell’organismo”
C. Rogers
Cos'è il Focusing?
Il Focusing è un’abilità che si riattiva attraverso un metodo. Una pratica che porta ad un dialogo interiore differente risolvendo i conflitti.

Portare attenzione alle sensazioni fisiche e sapere come instaurare un dialogo con loro, ci aiuta a diventare consapevoli di quello che il corpo sa di noi e che in realtà non conosciamo!
Abbiamo un senso in più: il sesto senso, ma lo abbiamo dimenticato. Il corpo ci parla continuamente attraverso le sensazioni fisiche ma noi le ignoriamo …è come avere gli occhi e non usarli, avere  orecchie ma mettere i tappi….

Scoperto da Eugene Gendlin, allievo di Carl Rogers, negli anni '60 nell'ambito della psicologia umanistica, il Focusing è stato studiato, approfondito e regalato all'Umanità come strumento di auto-consapevolezza e conoscenza di se stessi.

Le allieve di E. Gendlin,  A. Weiser Cornell e B. Mc Gavin hanno sviluppato il Focusing della Relazione Interiore che è l'approccio seguito dalla nostra scuola.

Ogni focalizzatore procede poi, liberamente, nell'approfondimento del metodo come  Gendlin auspicava.

A cosa serve?

Dialogare con le sensazioni fisiche ci aiuta a:
  • prendere decisioni  e fare scelte
  • raggiungere i nostri obiettivi con più facilità
  • evitare di innamorasi sempre della persona sbagliata
  • sviluppare creatività e intuizione
  • risolvere i conflitti interiori
  • trasformare la parte critica che è in noi
  • sviluppare l'Osservatore interno
  • imparare a ascoltare il corpo
  • sviluppare l'immaginazione e il potere immaginale...
È una pratica che può essere applicata a qualunque  tema ci stia a cuore.
Il Corpo è un alleato potente e amorevole, uno strumento preciso, delicato ed efficace su cui fare affidamento.

Fatti una domanda, il corpo risponde, il Focusing è il "decoder”.



A chi è diretto?


Il Focusing è amato da chi medita, da chi lavora nella relazione d'aiuto e da chi desidera avere uno strumento per conoscere meglio se stesso e risolvere i conflitti interni, autonomamente.
Può essere prezioso per trasformare il Critico interno che ci tormenta, per migliorare i rapporti  con il coniuge, i figli, i colleghi di lavoro... per sviluppare la sensibilità e l'empatia...


Come si fa?

Da soli o in coppia.

Si possono fare incontri individuali facilitati dai Trainers  o frequentare il corso base ed imparare a farlo da soli o con un compagno che sappia focalizzare.

Una persona focalizza, l'altra facilita applicando il metodo di Eugene Gendlin, con  i suoi 6
movimenti e  le regole dell'ascolto empatico, tipico delle relazione d'aiuto insegnate da C. Rogers.

Difficile raccontare cosa avviene  in una sessione di Focusing, come scrive Gendlin: "Trust in the process!

I Trainers facilitano grazie ad un ascolto autentico  empatico e senza giudizio.  Aiutano così chi focalizza a trovare, autonomamente, le soluzioni ai  problemi.

Sono iscritti e coordinati dall'International Focusing Institute di New York, a cui facciamo riferimento. <www.focusing.org>


In Italia sono professionisti disciplinati ai sensi della Legge 4 2013.


In cosa differisce da altre pratiche?


  • Il Focusing si basa sul FELT SENSE, sulla sensazione sentita e quindi fa sempre riferimento al corpo e alla sua saggezza.
  • Sviluppa l'ACCETTAZIONE e l'amore verso ogni parte di se stessi.
  • Sviluppa la MENTE NON DUALE e lo STATO DI PRESENZA, uno stato dell'Essere, da cui accogliere le Parti della personalità per aiutarle nell'evoluzione
  • Dialoga, attraverso i SIMBOLI, con il Sé.


Trasforma l'automatismo di essere identificati con le Parti, nell'automatismo di essere identificati con l'Osservatore interno o STATO DI PRESENZA.

Dalla psicologia alla Spiritualità.


Perché diventa un "modo di essere"?

Esercitandosi nelle focalizzazioni si tende a sviluppare un Osservatore interno, amorevole, non  identificato  con le emozioni o le parti che ci compongono.

Si dice: "Tu lasci la meditazione ma la meditazione non lascia te!".  Lo stesso accade nel Focusing perché lo "stato dell'essere" del Testimone/ Osservatore imparziale che si raggiunge, è il medesimo.

 Un "modo di essere" che grazie ad un amorevole distacco, aiuterà ad accogliere anche le Parti più difficili e problematiche che ci contraddistinguono per aiutarle ad evolvere.


Il Focusing non è una terapia. È un processo di auto ascolto che facilita la conoscenza di se stessi e la crescita personale.

"Il comportamento dell’uomo e’  squisitamente razionale e si orienta, con una complessità sottile e ordinata, verso le mete che l’organismo gli pone.”

Carl Rogers

Solo lavorando sulla nostra capacità di garantire una qualità di ascolto empatica, congruente e accettante, potremo sperare di attivare la tendenza attualizzante di cui parla Rogers e su cui si basa anche il Focusing ...
Vale nella relazione d'aiuto ma, prima ancora, dobbiamo applicarla nei confronti di noi stessi!
CONTATTACI

CARL ROGERS

Una relazione d’aiuto può essere definita come un rapporto in cui uno dei partecipanti si prefigge di arrivare,  in una o in entrambe le parti, ad  una maggiore rivalutazione, espressione, utilizzazione funzionale delle latenti risorse interiori dell’individuo.

È ovvio che una tale definizione copra un’ampia gamma di relazioni che sono generalmente designate  a facilitare la crescita.     

C. Rogers

EUGENE GENDLIN

Per la loro stessa natura i problemi umani sono tali che ognuno di noi è inerentemente responsabile di se stesso. Nessuna autorità può risolvere  i nostri problemi o dirci come vivere.


Perciò io, insieme  ad altri, ho insegnato a un numero sempre maggiore di persone ad aiutarsi da sole o reciprocamente.


E. Gendlin

ANN WEISER CORNELL

L'abilità del Focusing è un diritto di tutti: siamo nati tutti con la capacità  di conoscere cosa sentiamo di momento in momento. Ma la maggior parte di noi, a causa delle esperienze dolorose e alienanti fatte nell'infanzia e che derivano dalla nostra cultura, ha perso fiducia nel proprio corpo e nei propri sentimenti.

Abbiamo tutti bisogno di re-imparare il Focusing.


A. Weiser Cornell

FOCUSING, UNA VIA INIZIATICA

Ho incontrato il Focusing nel 2006, poco dopo aver terminato il percorso di Counseling Bioenergetico. Dialogare con le sensazioni fisiche dopo aver lavorato sulle contrazioni involontarie che sono l’espressione corporea delle emozioni che ci neghiamo, era il proseguimento naturale della ricerca.

Recentemente un mio allievo mi ha chiesto quale fosse il mio “lignaggio” nel Focusing.
Gendlin – Ann Weiser – Germana Ponte – io.

Ci sono due lignaggi in effetti, uno è quello che segue la via puramente psicologica e filosofica che Gendlin ha scelto di divulgare affidando ad Ann Weiser la via più spirituale. Chi prosegue sulla via di ricerca aperta da Ann Weiser, unisce alle premesse Rogeriane della psicologia umanistica e alla ricerca di Gendlin, la via dello sviluppo dello stato di Presenza che è trasversale nelle vie spirituali che portano alla conoscenza di sé.

Sul tempio di Apollo era scritto NOSCE TE IPSUM, conosci te stesso… e conoscerai l’universo degli Dei.

Questo accade entrando in se stessi e accompagnando gli altri a farlo.
Come nelle antiche scuole iniziatiche, nel buddismo, seguendo gli insegnamenti di Osho, Tolle, Steiner e molti altri Maestri, si abbandona l’Ego, si sviluppano la disidentificazione e l’Osservatore interno, modificando gli automatismi interiori.
La nostra mente non sarà più duale ma diventerà la mente dell’Osservatore che non giudica, che accoglie ed è empatica. Invece di rimbalzare nella dualità si svilupperà la relazione tra il Conoscitore (Osservatore) e il Conosciuto (le Parti) per sviluppare Conoscenza, come scrive Elémire Zolla, trasformando una mente statica in una mente in continua evoluzione.
Quello che accade non è condivisibile, è un percorso interiore personale che ogni focalizzatore vivrà in modo soggettivo. Un viaggio simbolico nella propria interiorità. Per questo è segreto, perché non è comunicabile
.

Vediamo quindi che il Focusing, parte dalla psicologia ma si allarga nella spiritualità, ti fa vivere molto tempo nelle onde della meditazione, in Alfa o in Theta e ti permette di dialogare con lo Spirito attraverso il linguaggio del Corpo e dei Simboli. Non è un processo mentale ma corporeo che include la mente.
Gendlin ha regalato il Focusing all’Umanità perché la ricerca potesse fiorire liberamente.

Nella definizione di cosa accade in un processo di Focusing scrive infatti:
“la comprensione è un prodotto secondario. Le trasformazioni hanno luogo nel corpo e non nella mente razionale. La mente cosciente le conosce poco. Il processo è manifestamente misterioso anche per chi lo ha studiato per anni” e nel 1996: "Il tuo corpo fisicamente sentito, è di fatto parte di un sistema gigantesco di qui e di altri luoghi, di ora e di altri tempi, di voi e di altra gente, di fatto dell’intero Universo.”

Dopo tanti anni di ricerca personale e focalizzazioni mi rendo conto che non ci sono conclusioni perché tutto è in continua evoluzione e che ogni insegnante di Focusing trasmetterà, dopo il corso base, che dovrebbe essere uguale per tutti, la sua ricerca personale, quindi un Focusing in evoluzione perenne perché il Focusing permette di:
•   unire i diversi argomenti della propria ricerca
•   avere un fil rouge da seguire negli anni e nei momenti di difficoltà
•   sviluppare nuove intuizioni sul ruolo delle Parti di fronte alle tematiche più difficili da affrontare come la malattia e la morte
•   affinare la capacità di poter “stare con” quello che accade da un punto di vista disidentificato, cioè protetto ed efficace senza rimozioni e senza paura.
•   Entrare in contatto con la propria Guida interiore che significa, prima di tutto, trovare le risposte dentro se stessi.

Dialogando con il corpo, come fa l’uomo, ascoltando se stesso dall’inizio dei tempi, scopriamo che il Focusing ha molto a che fare con lo Sciamanesimo, con il pensiero gilanico (dall’8000 el 25000 a.C, uguaglianza dei sessi e assenza di gerarchie) con il paganesimo e l’antica religione che osservava la natura per arrivare alla saggezza e alla Conoscenza.


Il Focusing è una via per conoscere se stessi e l’Universo che potrebbe essere per tutti ma pochi ne colgono le reali potenzialità.

Una via Iniziatica, un sentiero che porta alla vera Conoscenza, per chi desidera scoprire il Divino in sé. 
È una via trasformativa che porta a risolvere e ad abbandonare l’ego, il vecchio Io, per aprirsi ad una comunicazione profonda con il vero Sé.

Maria Dionisio © tutti i diritti riservati.

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